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Binario Etico vi invita alla Rios Open Source Week
Binario Etico vi invita alla Rios Open Source Week

Per il terzo anno consecutivo torna l’Open Source Week, il consueto appuntamento interamente dedicato al mondo open source organizzato da RIOS, il network di cui Binario Etico fa parte. Questa edizione si svilupperà in tre giornate, di cui una dedicata al networking in presenza. il tema centrale sarà il panorama open interpretato in chiave business.

Liberta e democrazia digitale: la grande sfida dei servizi Open Source
Liberta e democrazia digitale: la grande sfida dei servizi Open Source

In questo ultimo periodo abbiamo sentito parlare spesso di violazioni di dati personali, segnalazioni al Garante della Privacy e totale assenza di democrazia digitale. Un concetto, quest’ultimo, purtroppo ancora lontano dalle aspettative di salvaguardia di una reale sovranità digitale, e questo nonostante l’entrata in vigore della normativa europea del GDPR sul trattamento e la circolazione dei dati personali. Il modo migliore per evitare di imbattersi in questo tipo di violazioni, ed esporre i propri dati alla mercé dei grandi player del settore, consiste nel fare un po’ di autotutela. Anzitutto è importante non sottovalutare mai il problema della diffusione dei dati personali, del singolo individuo, di un’azienda o di un ente di pubblica amministrazione. Parliamo di informazioni relative a spostamenti, abitudini, preferenze che possono essere utilizzati in modo illegittimo se finiti nelle mani sbagliate. Va sottolineato che i dati hanno un importante valore economico, e se sfruttati da altri potrebbero divenire fonte di lucro. E mentre i tempi per salvaguardare la libertà, identità e democrazia si prolungano, è sempre più impellente organizzare azioni per la protezione dei dati e di opporsi in qualsiasi momento alle possibili violazioni.

Dal Private all’Hybrid Cloud: l’importanza di tenere al sicuro i propri dati in ambienti cloud
Dal Private all’Hybrid Cloud: l’importanza di tenere al sicuro i propri dati in ambienti cloud

Non è ormai un mistero per nessuno che, nel contesto attuale, i big player dell’IT stiano disponendo dei dati altrui per i propri comodi. Che un’azienda d’oltreoceano possa leggere e conservare i dati di un utente europeo, che utilizza servizi e infrastrutture da essa forniti, rappresenta senza dubbio un’anomalia e consegna un potere eccessivo nelle mani di attori stranieri. Ecco perché serve che in Italia si creino delle competenze specifiche in materia di cloud, che all’estero sono già consolidate da anni di studio e applicazione, mentre nel nostro Paese fanno registrare un ritardo evidente. Negli Stati Uniti il controllo del traffico dei dati si è strutturato negli anni a partire da esigenze di sicurezza nazionale e si è poi intensificato allargando a dismisura gli ambiti di applicazione. La criticità, nel caso di utilizzo di un Public Cloud, consiste fondamentalmente nel dato presente su un computer altrui e che, pertanto, resta alla mercé di terze parti. Se nella fase di immagazzinamento e trasporto esso risulta protetto dalla crittografia, lo stesso non si può dire quando viene elaborato. In questa fase, infatti, i dati non sono cifrati, e vengono così letti ed esposti nel momento in cui vengono dati in pasto ad un processore. Nel ciclo di vita del dato c’è quindi un momento in cui quest’ultimo non è protetto e viene di conseguenza violata la sovranità digitale. Andiamo ad approfondire in che modo è possibile contrastare questa infrazione sempre più comune al giorno d’oggi.

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«La capitalizzazioe dei dati», una monografia di Davide Lamanna
«La capitalizzazioe dei dati», una monografia di Davide Lamanna

La discussione sui concetti etici nel contesto dell’Open Source, non guida solo la creazione e la condivisione di soluzioni tecnologiche aperte, ma rappresenta anche un pilastro fondamentale per la sostenibilità sociale in un mondo sempre più digitalizzato. In questa intervista, esploreremo il rapporto sinergico tra Open Source e decentralizzazione di infrastrutture con Davide Lamanna, autore di una recente monografia sulla questione, pubblicata sulla rivista “Quaderni della decrescita” e curata da Paolo Cacciari.